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Decimo Pannello
Paolo in preghiera nel carcere di Roma.

 

 

Quanto a me, il mio sangue
sta per essere sparso in libagione
ed è giunto il momento di sciogliere le vele.
Ho combattuto la buona battaglia,
ho terminato la mia corsa,
ho conservato la fede.
Ora mi resta solo la corona di giustizia
che il Signore, giusto giuidice,
mi consegnerà in quel giorno.

2 Tim. 4, 6-8

Non sappiamo con precisione il tempo in cui Paolo e rimasto in carcere a Roma, di certo e passato nel carcere Mamertino, come Pietro. La seconda lettera a Timoteo ci lascia uno stralcio del suo testamento spirituale:
"Quanto a me, il mio sangue sta per essere sparso in libagione ed e giunto il momento di sciogliere le vele. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno" (2 Tm 4,6-8). Abbiamo qui diverse immagini significative: Paolo vede che il suo sangue sta per essere versato sull'altare che e Cristo con il martirio, cosi come si faceva le libagioni sugli altari alle divinità. La sua vita ora sta per intraprendere il vero viaggio ultimo, le vele sono sciolte per il viaggio verso il cielo. Da bravo soldato di Cristo ha combattuto la buona battaglia della fede. Da buon atleta di Cristo ha corso nello stadio della vita mantenendo viva la fede e ora lo attende non per una corona corruttibile, ma per la corona di gloria, quella della giustizia di Dio, cioè della fedeltà al vangelo. 


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