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Ottavo Pannello
4 viaggio missionario di Paolo.

 

 

A Troade la domenica ci si era riuniti
con Sostene, Tito, Aquila e Priscilla
a spezzare il pane
e Paolo conversava con loro;
e poichè doveva partire il giorno dopo,
prolungò la conversazione fino a mezzanotte
Poi spezzò il pane e ne mangiò
e dopo aver parlato ancora molto
fino all'alba, partì.


Atti 20, 7-10

A primavera inoltrata, probabilmente tra il 53-54 inizia il suo terzo viaggio missionario, che troviamo descritto in At 18,23-21,l6. Paolo si dirige prima ad Efeso passando per la Galazia e li si ferma tre anni; la sua predicazione porta ad una diminuzione del culto alla dea Artemide e il commercio sacro ad esso collegato ha un tracollo, ciò provocherà una sommossa popolare, da cui Paolo ne esce illeso per miracolo. La comunità viene affidata al discepolo Timoteo e Paolo da Efeso parte di nuovo per la Macedonia e per tre mesi a Corinto;
sfuggendo ad un programmato agguato sulla nave su cui si doveva imbarcare. Costretto a continuare il viaggio per terra e accompagnato per un tratto da Luca che ne fa un resoconto particolareggiato. Paolo fa visita con commozione alle comunità cristiane dell'Asia Minore che aveva fondate. Si ferma a Troade e celebra l'eucaristia (cf At 20,7s) poi parte per Mileto dove chiama tutti gli anziani di Efeso e nel contesto della celebrazione eucaristica pronuncia il famoso discorso di addio (cf At 20, I7ss).
L'ultima tappa e Cesarea dove il profeta Agabo gli predice l'arresto e la prigione; da lì giunge a Gerusalemme verso la fine di maggio, nel 58. A questa Chiesa è madre in difficoltà porta le offerte raccolte nel suo ultimo viaggio. Da Gerusalemme, accusato dai giudei e sottratto ad una congiura, viene inviato sotto scorta, dal tribuno Claudio Lisia, a Cesarea dal governatore Felice. Da qui verrà mandato a Roma essendosi appellato a Cesare per il suo processo.


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