Neve – Umberto Saba


Neve che turbini in alto e avvolgi
le cose di un tacito manto.
Neve che cadi dall’alto e noi copri
coprici ancora,all’infinito: imbianca
la città con le case,con le chiese,
il porto con le navi,
le distese dei prati…


La neve – Gabriele D’Annunzio

 


Scendi con pace,
o neve: e le radici
difendi e i germi.
che daranno ancora
erba molta agli armenti.
all’uomo il pane.
Scendi con pace, si che al novel tempo
da te nutriti, lungo il pian ridesto,
corran qual greggi obbedienti i fiumi.




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Nevicata – Giovanni Pascoli

 

 


Nevica; l’aria brulica di bianco;
la terra è bianca; neve sopra neve;
gemono gli olmi a un lungo mugghio stanco:
cade del bianco con un tonfo lieve.
E le ventate soffiano di schianto
e per le vie mulina la bufera;
passano bimbi: un balbettio di pianto;
passa una madre: passa una preghiera.

 



Nevicata a Roma, 26/27 febb.2018

Battute occasionali di don Alberione

 

 

Una volta sono andato da Don Alberione e gli ho detto: "Mi dica una preghiera ma di cuore, di quelle che non si possono cestinare..."
Egli mi rispose: "Sai, sono stato nell'ufficio del PADRE ETERNO e non ha il cestino della cartaccia. Nessuna preghiera viene cestinata! "

Quando eravamo ragazzi, don Alberione veniva ogni tanto a trovarci in tipografia e vedeva dei caratteri per terra: " Come facciamo a mandare la Bibbia in Cina se voi perdete i caratteri?". Con i caratteri si componevano le parole, le righe, le pagine!
Don Alberione era in macchina con me e un'altra Figlia di S.Paolo alla quale chiese: " Hai terminato di tradurre La vita interiore semplificata del Pollien ?".
" No, Primo Maestro; ho avuto tanto altro lavoro".
" Ma mica uscirà La vita interiore complicata ?"
Una Figlia di S.Paolo, in macchina, disse a Don Alberione: " Sa, Primo Maestro, sono stata a un convegno al Mondo Migliore!".
" Ah, si! Noi da tanti anni lavoriamo per un mondo migliore e non te ne sei mai accorta?".
Don Alberione disse una volta:
" Vorrei fare una croce e scrivere sui lati quattro "S" e si leggerebbe: "Sono sempre senza soldi!".

Da: Piccole storie quotidiane

 

 

Preghiera del buonumore

di san Tommaso Moro

Dammi o Signore, una buona digestione ed anche qualcosa da digerire.
Dammi la salute del corpo, col buonumore necessario per mantenerla.
Dammi o Signore, un'anima santa, che faccia tesoro di quello che è buono e puro, affinché non si spaventi del peccato, ma trovi alla Tua presenza la via per rimettere di nuovo le cose a posto.
Dammi un'anima che non conosca la noia, i brontolamenti, i sospiri e i lamenti, e non permettere che io mi crucci eccessivamente per quella cosa troppo invadente che si chiama "io".
Dammi, o Signore, il senso dell'umorismo, concedimi la grazia di comprendere uno scherzo, affinché conosca nella vita un po' di gioia e possa farne parte anche ad altri. Così sia.